30 novembre 2007
17 novembre 2007
09 novembre 2007
21 ottobre 2007
22 settembre 2007
Perle di saggezza.
Per conoscersi completamente
ed efficacemente,
è opportuno osservarsi,
ascoltare gli intuiti e
liberare la nostra unica e
irreplicabile voce.
ed efficacemente,
è opportuno osservarsi,
ascoltare gli intuiti e
liberare la nostra unica e
irreplicabile voce.
08 settembre 2007
Sono tornata...............ZIA!!!!!
Già dopo un'estate un pò difficile e pesante, adesso si ritorna alla vita di tutti i giorni di prima, che noia!!!!!! Si ma quest'anno è diversa dagli altri anni, non sono tornata sola, nella mia famiglia si è aggiunta una persona.....il mio piccolo e dolce nipotino che ha portato una ventata di gioia in più nella mia famiglia!!!!!
"Auguri piccolo Salvatore e ben arrivato tra noi!!!!!!"
19 luglio 2007
Quindici anni fa la strage di via D'Amelio
Oggi 19 luglio 2007 è il giorno della memoria nel ricordo di Paolo Borsellino e degli agenti che gli facevano da scorta nel massacro di via D'Amelio di 15 anni fà.
Nel luogo del massacro si sono radunate centinai di persone dove nella notte si è tenuta una fiaccolata e dove sono state deposte corone e mazzi di fiori mentre un picchetto d'onore ha intaonato le note del silenzio.
Quel 19 luglio Borsellino si stava recando a casa dell'anziana madre, dopo essere stato a pranzo a casa di amici.
Ma non ha fatto in tempo a scendere dall'auto blindata, e con lui sono morti Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Cusina, Claudio Traina. Unico superstite l'agente Antonino Vullo.
La strage di via D'Amelio avvenne esattamente 57 giorni dopo l'attentato di Capaci in cui avevano perso la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta.
Paolo Borsellino aveva 51 anni, da 28 anni era in magistratura. Era stato nominato procuratore aggiunto di Palermo dopo avere diretto la procura di Marsala. Aveva preso il posto di Falcone e sapeva che la sua vita era in pericolo.
Messaggi e corone di fiori. Tanti i messaggi inviati alla sorella di Paolo Borsellino e alla vedova Agnese. Sul luogo della strage sono state poste due statue che raffigurano Paolo Borsellino e Giovanni Falcone che conversano.
Nel luogo del massacro si sono radunate centinai di persone dove nella notte si è tenuta una fiaccolata e dove sono state deposte corone e mazzi di fiori mentre un picchetto d'onore ha intaonato le note del silenzio.
Quel 19 luglio Borsellino si stava recando a casa dell'anziana madre, dopo essere stato a pranzo a casa di amici.
Ma non ha fatto in tempo a scendere dall'auto blindata, e con lui sono morti Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Cusina, Claudio Traina. Unico superstite l'agente Antonino Vullo.
La strage di via D'Amelio avvenne esattamente 57 giorni dopo l'attentato di Capaci in cui avevano perso la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta.
Paolo Borsellino aveva 51 anni, da 28 anni era in magistratura. Era stato nominato procuratore aggiunto di Palermo dopo avere diretto la procura di Marsala. Aveva preso il posto di Falcone e sapeva che la sua vita era in pericolo.
Messaggi e corone di fiori. Tanti i messaggi inviati alla sorella di Paolo Borsellino e alla vedova Agnese. Sul luogo della strage sono state poste due statue che raffigurano Paolo Borsellino e Giovanni Falcone che conversano.
06 luglio 2007
16 giugno 2007
Licantropi.......di che si tratta?
Avete mai giocato a "Licantropi"?
E' un gioco di ruolo per nove o piu' giocatori, piu' un master. Vi è bisogno solo di carte che rappresentano solo un aiuto per definire meglio il ruolo di ogni giocatore.
Il master del gioco (personaggio non giocatore) assegna i ruoli ai partecipanti scegliendo tra quelli sotto elencati e li comunica privatamente, ad esempio distribuendo la carta del ruolo e poi ritirandola. Il gioco si svolge in vari turni alternati di notte e giorno: durante la notte, le forze del male attaccano il villaggio e durante il giorno hanno luogo le votazioni per bruciare sul rogo i presunti malvagi.
Il cuore del gioco e' il dibattito prima delle due votazioni giornaliere, durante le quae'li ciascun giocatore deve convincere la propria e le altre fazioni che non e' opportuno mandarlo sul rogo. Durante lo svolgimento del gioco, i morti possono osservare la partita anche durante i turni a occhi chiusi ma non possono interagire con il gioco stesso. Il gioco ha termine quando rimane una sola fazione tra villaggio, lupi e vampiri: in tal caso, tutti coloro che hanno partecipato al gioco per quella fazione, inclusi i morti, vincono la partita: si noti che proprio a causa di questa regola e' ragionevole "sacrificarsi" durante la votazione a vantaggio di un personaggio piu' importante che giochi per la propria fazione.
Un giorno degli amici mi parlano di questo gioco, di cui non conoscevo completamente l'esistenza!
Mi invitano! Accetto il loro invito incuriosita e insieme a loro ed altri ragazzi cominciamo a giocare.
Fine della serata.....sono rimasta stupita di questo gioco!
Un gioco veramente carino, provate anche voi a giocarci......e se vi va invitatemi! :-p
Se vi interessa eccovi il sito: http://www.licantropi.org/index.html
E' un gioco di ruolo per nove o piu' giocatori, piu' un master. Vi è bisogno solo di carte che rappresentano solo un aiuto per definire meglio il ruolo di ogni giocatore.
Il master del gioco (personaggio non giocatore) assegna i ruoli ai partecipanti scegliendo tra quelli sotto elencati e li comunica privatamente, ad esempio distribuendo la carta del ruolo e poi ritirandola. Il gioco si svolge in vari turni alternati di notte e giorno: durante la notte, le forze del male attaccano il villaggio e durante il giorno hanno luogo le votazioni per bruciare sul rogo i presunti malvagi.
Il cuore del gioco e' il dibattito prima delle due votazioni giornaliere, durante le quae'li ciascun giocatore deve convincere la propria e le altre fazioni che non e' opportuno mandarlo sul rogo. Durante lo svolgimento del gioco, i morti possono osservare la partita anche durante i turni a occhi chiusi ma non possono interagire con il gioco stesso. Il gioco ha termine quando rimane una sola fazione tra villaggio, lupi e vampiri: in tal caso, tutti coloro che hanno partecipato al gioco per quella fazione, inclusi i morti, vincono la partita: si noti che proprio a causa di questa regola e' ragionevole "sacrificarsi" durante la votazione a vantaggio di un personaggio piu' importante che giochi per la propria fazione.
Un giorno degli amici mi parlano di questo gioco, di cui non conoscevo completamente l'esistenza!
Mi invitano! Accetto il loro invito incuriosita e insieme a loro ed altri ragazzi cominciamo a giocare.
Fine della serata.....sono rimasta stupita di questo gioco!
Un gioco veramente carino, provate anche voi a giocarci......e se vi va invitatemi! :-p
Se vi interessa eccovi il sito: http://www.licantropi.org/index.html
31 maggio 2007
Quanto mi conosci?
Forza fate qst test....vediamo quanto mi conoscete!!!
http://rifleman.altervista.org/friendtest/test.php?usr=soleluna83
http://rifleman.altervista.org/friendtest/test.php?usr=soleluna83
23 maggio 2007
SOLI A META'
Io ci sarò, quando vorrai
Sarò nascosto tra mille ricordi ma non mi vedrai
Ti parlerò, mi penserai
E nel silenzio di un ultimo istante lontana sarai
Immaginando l’amore che vuoi
Troppo distante da quello che hai
In una scatola piena di sogni ti addormenterai
E in questa notte di perplessità
Anche la luna si domanderà
Quanto ci costa aver scelto di vivere soli a metà.
Io ci sarò quando tu avrai paura della notte
Camminerò da solo dentro le mie scarpe rotte e chiederò di te
Io chiederò di te…
Io ci sarò, anche se ormai
Si è fatto tardi e non posso fermarti se tu te ne vai
Ti guarderò, mi ucciderai
Con un sorriso che non sa nascondere quello che sai
Ci incontreremo nei sogni se vuoi
Dentro a quei sogni che hai fatto per noi
E nel silenzio di un ultimo istante mi perdonerai
Ma in questa notte di complicità
Anche la luna si domanderà
Quanto ci costa aver scelto di vivere soli a metà
Io ci sarò quando tu avrai paura della notte
Camminerò da solo dentro le mie scarpe rotte e chiederò di te
Io chiederò di te…
Io ci sarò quando tu avrai paura della notte
camminerò da solo dentro le mie scarpe rotte e chiederò di te
Io chiederò di te…
Artista: Manuel Aspidi
Titolo: Soli A Metà
12 maggio 2007
Sabato o Domenica?
Ottimista e' chi dice:
" Domani e' domenica";
pessimista chi dice:
"Dopodomani e' lunedi"!
05 maggio 2007
27 aprile 2007
12 aprile 2007
Vulcano sommerso tra Sciacca e Pantelleria?????
Martedi 10 Aprile alle ore 22 (circa) lungo le coste meridionale della Sicilia è stato avvertito un sisma di magnitudo 4.3, ed a far tremare la terra sarebbe stato il nuovo ruggito di uno dei vulcani dell'isola Ferdinandea: l'Empedocle, che prende il nome dello scienziato e filosofo che si gettò in uno dei crateri dell'Etna.
Nella notte frà il 10 e l'11 luglio 1831, a 26 miglia circa dalla spiaggia di Sciacca, a metà strada da Pantelleria, nella cosidetta Secca del Corallo, dopo una scossa tellurica, il vulcano sottomarino aprì la sua bocca eruttando scorie e lapilli,
formando una piccola isola di circa quattro chilometri di circonferenza e sessanta metri d'altezza, battezzata Ferdinandea in onore del sovrano borbonico Ferdinando II.
L'isoletta si inabissò pochi mesi più tardi per poi riapparire ancora in superficie nel 1846 e nel 1863 e scomparire nuovamente dopo pochi giorni. Ad alimentare la tesi sono le rilevazioni dei sensori multi-parametri posizionati sul vulcano, che attesterebbero il movimento crostale causato dal magma. L'Empedocle venne scoperto nel 2003. Il vulcano è stato mappato l'anno scorso grazie a un sonar "multibeam" a effetto tridimensionale, mentre un robot è stato calato all'interno del cono, lungo 40 metri.
Quest'isola è un pò misteriosa, a causa della sua comparsa e scomparsa e penso che ciò incuriosisca molto le persone della zona e non, inoltre penso che la popolazione sia in stato d'allerta a causa di qst scosse avvenute nell'ultimo periodo.
Nella notte frà il 10 e l'11 luglio 1831, a 26 miglia circa dalla spiaggia di Sciacca, a metà strada da Pantelleria, nella cosidetta Secca del Corallo, dopo una scossa tellurica, il vulcano sottomarino aprì la sua bocca eruttando scorie e lapilli,
formando una piccola isola di circa quattro chilometri di circonferenza e sessanta metri d'altezza, battezzata Ferdinandea in onore del sovrano borbonico Ferdinando II.
L'isoletta si inabissò pochi mesi più tardi per poi riapparire ancora in superficie nel 1846 e nel 1863 e scomparire nuovamente dopo pochi giorni. Ad alimentare la tesi sono le rilevazioni dei sensori multi-parametri posizionati sul vulcano, che attesterebbero il movimento crostale causato dal magma. L'Empedocle venne scoperto nel 2003. Il vulcano è stato mappato l'anno scorso grazie a un sonar "multibeam" a effetto tridimensionale, mentre un robot è stato calato all'interno del cono, lungo 40 metri.
Quest'isola è un pò misteriosa, a causa della sua comparsa e scomparsa e penso che ciò incuriosisca molto le persone della zona e non, inoltre penso che la popolazione sia in stato d'allerta a causa di qst scosse avvenute nell'ultimo periodo.
08 aprile 2007
Buona Pasqua!!!!
Il signore è risorsorto sia luce ai tuoi passi e sostegno nel lungo cammino della vita, con l'augurio che tu possa trascorrere un felice e sereno giorno di Buona Pasqua!!!!
16 marzo 2007
03 marzo 2007
19 febbraio 2007
11 febbraio 2007
Prigione e lavoro...differenze!!!!!
Giusto nel caso in cui ti sia capitato di far confusione,
questo dovrebbe chiarire un po' più le cose…
IN PRIGIONE… passi la maggior parte del tempo in una cella 8x10
AL LAVORO… passi la maggior parte del tempo in una stanzetta 6x8
IN PRIGIONE… mangi tre pasti al giorno;
AL LAVORO… hai solo una pausa per un pranzo che
devi anche pagarti.
IN PRIGIONE… hai del tempo libero per buona condotta;
AL LAVORO… se ti comporti beni vieni ricompensato con maggior lavoro.
IN PRIGIONE… la guardia apre e chiude tutte le porte per te;
AL LAVORO… devi portarti appresso una scheda magnetica ed aprirti tutte le porte da solo.
IN PRIGIONE… puoi guardare la TV e giocare;
AL LAVORO...se guardi la TV e giochi … vieni licenziato.
IN PRIGIONE… hai la tuo gabinetto personale;
AL LAVORO… devi condividere
IN PRIGIONE… permettono alla tua famiglia ed agli amici di farti visita;
AL LAVORO… non puoi neppure parlare alla tua famiglia.
IN PRIGIONE… tutte le spese sono pagate da chi paga le tasse e senza che tu debba lavorare;
AL LAVORO… devi pagare tutte le spese per andare al lavoro
e poi detraggono le tasse dal tuo salario affinché possano pagare per le persone in prigione.
IN PRIGIONE… passi la maggior parte della tua vita a guardare da dietro le sbarre desiderando di uscire.
AL LAVORO… passi la maggior parte del tempo desiderando di uscire e andare dentro le sbarre.
IN PRIGIONE… ci sono le guardie.
AL LAVORO… vengono chiamate manager (o capi)
Ma sii felice, perché
IN PRIGIONE… devi restarci per tutto il tempo stabilito
AL LAVORO… ci vai per tornare a casa ogni tanto.
questo dovrebbe chiarire un po' più le cose…
IN PRIGIONE… passi la maggior parte del tempo in una cella 8x10
AL LAVORO… passi la maggior parte del tempo in una stanzetta 6x8
IN PRIGIONE… mangi tre pasti al giorno;
AL LAVORO… hai solo una pausa per un pranzo che
devi anche pagarti.
IN PRIGIONE… hai del tempo libero per buona condotta;
AL LAVORO… se ti comporti beni vieni ricompensato con maggior lavoro.
IN PRIGIONE… la guardia apre e chiude tutte le porte per te;
AL LAVORO… devi portarti appresso una scheda magnetica ed aprirti tutte le porte da solo.
IN PRIGIONE… puoi guardare la TV e giocare;
AL LAVORO...se guardi la TV e giochi … vieni licenziato.
IN PRIGIONE… hai la tuo gabinetto personale;
AL LAVORO… devi condividere
IN PRIGIONE… permettono alla tua famiglia ed agli amici di farti visita;
AL LAVORO… non puoi neppure parlare alla tua famiglia.
IN PRIGIONE… tutte le spese sono pagate da chi paga le tasse e senza che tu debba lavorare;
AL LAVORO… devi pagare tutte le spese per andare al lavoro
e poi detraggono le tasse dal tuo salario affinché possano pagare per le persone in prigione.
IN PRIGIONE… passi la maggior parte della tua vita a guardare da dietro le sbarre desiderando di uscire.
AL LAVORO… passi la maggior parte del tempo desiderando di uscire e andare dentro le sbarre.
IN PRIGIONE… ci sono le guardie.
AL LAVORO… vengono chiamate manager (o capi)
Ma sii felice, perché
IN PRIGIONE… devi restarci per tutto il tempo stabilito
AL LAVORO… ci vai per tornare a casa ogni tanto.
09 febbraio 2007
Il calcio è uno sport bellissimo....la violenza NO!!!!!
Avevamo il campionato più bello del mondo, dicevano, e forse c'è chi lo dice ancora. Ora abbiamo il campionato più razzista, e c'è chi lavora alacremente per farlo diventare anche il campionato più violento.
Molte volte provo a guardare una partita (non amando molto il calcio)e spesso rimango affascinata da un passaggio smarcante o dal modo in cui un giocatore addomestica la palla, serpeggiando tra gli avversari. Indubbiamente , certe volte, le decisioni arbitrali sono discutibili, ma un conto è sollevare critiche lecite e motivate, un altro è scagliarsi. Alcuni giocatori simulano un fallo, ed anche questo è riprovevole, ma non per questo è giusto scatenare una rissa con le tifoserie contrarie.
Penso che andare allo stadio, partecipare ai cori, che non sempre sono ingiuriosi o volgari, sia un’esperienza bellissima.
Come è possibile arrivare a mettere a repentaglio la vita propria e altrui!
Forse le motivazioni per un atteggiamento del genere vanno ricercate al di fuori degli stadi, e forse sono troppe e troppo complesse per essere generalizzate, senza osservare il caso specifico: disoccupazione, disagio giovanile, nevrosi, istinto di aggressività represso, idee rivoluzionarie o xenofobe. Penso, per esempio, agli striscioni razzisti che campeggiavano in alcuni stadi, prima che questo fosse proibito per legge. È evidente che il disagio, la prepotenza che non si sfogano in altri posti, qui, tra migliaia di persone infervorate, può trovare un suo posto.
Cause sociali, invece, potrebbero spiegare come mai Liverpool, che è una città in decadenza, con un’industria in grave crisi e tanta disoccupazione, conta un numero così alto di tifosi esagitati. Ma il fenomeno della violenza negli stadi è presente anche in altri paesi, e non solo in Inghilterra. Scene di inaudita brutalità si sono verificate recentemente anche in nazioni asiatiche o africane, a testimonianza di come non solo il calcio, ma anche l’imbecillità non conosca confini.
Infine, cerchiamo di riflettere. Sì, è vero, se la nostra squadra perde ci rimaniamo male, ma in fin dei conti gli unici a rimetterci di tasca propria sono i giocatori o i proprietari, che magari sono già miliardari. Pertanto a noi conviene continuare a goderci di questo sport solo lo spettacolo e la festa, lasciando disperazione e rabbia ad altri.
Molte volte provo a guardare una partita (non amando molto il calcio)e spesso rimango affascinata da un passaggio smarcante o dal modo in cui un giocatore addomestica la palla, serpeggiando tra gli avversari. Indubbiamente , certe volte, le decisioni arbitrali sono discutibili, ma un conto è sollevare critiche lecite e motivate, un altro è scagliarsi. Alcuni giocatori simulano un fallo, ed anche questo è riprovevole, ma non per questo è giusto scatenare una rissa con le tifoserie contrarie.
Penso che andare allo stadio, partecipare ai cori, che non sempre sono ingiuriosi o volgari, sia un’esperienza bellissima.
Come è possibile arrivare a mettere a repentaglio la vita propria e altrui!
Forse le motivazioni per un atteggiamento del genere vanno ricercate al di fuori degli stadi, e forse sono troppe e troppo complesse per essere generalizzate, senza osservare il caso specifico: disoccupazione, disagio giovanile, nevrosi, istinto di aggressività represso, idee rivoluzionarie o xenofobe. Penso, per esempio, agli striscioni razzisti che campeggiavano in alcuni stadi, prima che questo fosse proibito per legge. È evidente che il disagio, la prepotenza che non si sfogano in altri posti, qui, tra migliaia di persone infervorate, può trovare un suo posto.
Cause sociali, invece, potrebbero spiegare come mai Liverpool, che è una città in decadenza, con un’industria in grave crisi e tanta disoccupazione, conta un numero così alto di tifosi esagitati. Ma il fenomeno della violenza negli stadi è presente anche in altri paesi, e non solo in Inghilterra. Scene di inaudita brutalità si sono verificate recentemente anche in nazioni asiatiche o africane, a testimonianza di come non solo il calcio, ma anche l’imbecillità non conosca confini.
Infine, cerchiamo di riflettere. Sì, è vero, se la nostra squadra perde ci rimaniamo male, ma in fin dei conti gli unici a rimetterci di tasca propria sono i giocatori o i proprietari, che magari sono già miliardari. Pertanto a noi conviene continuare a goderci di questo sport solo lo spettacolo e la festa, lasciando disperazione e rabbia ad altri.
17 gennaio 2007
Robot androidi come guide nei musei????????
Ultime novità nel campo della tecnologia! Se fino a poco tempo fà ci chiedevamo se era possibile adesso possiamo darci chiaramente una risposta.......vi chiedere cosa,ma naturalmente "Robot androidi come guide nei musei"!
Per cambiare le sorti del turismo italiano viene in soccorso l'alta tecnologia con l'introduzione di Robot androidi nei musei. L' idea e' dello studio Ambrosetti, in occasione della presentazione a Napoli,del progetto 'Sistema turismo Italia'.
Potrebbe quindi capitare che turisti si imbattano in un robot nelle vesti di guida. Androidi, spiega il responsabile del progetto, Paolo Borzatta, che potrebbero custodire i musei 365 giorni l'anno 24 ore su 24.
Non so se tutto ciò sarà positivo, io penso proprio di no! Non solo riguardo ad avere dei contatti diretti con il personale del museo, ma anche per quanto riguarda il lavoro! Infatti penso proprio che per noi ci sarà sempre meno lavoro. E' un passo fondamentale riguardo la tecnologia ma per noi umani non penso proprio.......
Per cambiare le sorti del turismo italiano viene in soccorso l'alta tecnologia con l'introduzione di Robot androidi nei musei. L' idea e' dello studio Ambrosetti, in occasione della presentazione a Napoli,del progetto 'Sistema turismo Italia'.
Potrebbe quindi capitare che turisti si imbattano in un robot nelle vesti di guida. Androidi, spiega il responsabile del progetto, Paolo Borzatta, che potrebbero custodire i musei 365 giorni l'anno 24 ore su 24.
Non so se tutto ciò sarà positivo, io penso proprio di no! Non solo riguardo ad avere dei contatti diretti con il personale del museo, ma anche per quanto riguarda il lavoro! Infatti penso proprio che per noi ci sarà sempre meno lavoro. E' un passo fondamentale riguardo la tecnologia ma per noi umani non penso proprio.......
13 gennaio 2007
La 57°Edizione della Canzone Italiana!
In programma dal 27 febbraio al 3 marzo la 57°Festival della Canzone Italiana, e sono già pronti i nomi dei partecipanti, frà vecchie glorie e nuove promesse, comici e strane coppie.
I selezionatori Paolo Buonvino, Patrizia Ricci e Dario Salvatori e il direttore artistico Pippo Baudo non si stanno facendo mancare nulla.
In diretta durante "Domenica In", il direttore artistico ha rivelato i nomi dei partecipanti alla sezione principale della kermesse canora.
Prevede il ritorno dopo 39 anni di assenza dal palco dell' Ariston con "Meglio cosi", Jonny Dorelli, ma anche l'insolita presenza di un attore comico e registra teatrale come Paolo Rossi che canterà "In Italia si sta male". L'inossidabile Al Bano che interpreterà "Nel perdono ", Fabio Concato con "Oltre il giardino", Leda Battisti con "Senza me ti pentirai". Coppie familiari come Marcella e Gianni Bella "Forever - Per sempre" e Roby Facchinetti che insieme al figlio Francesco (ex dj Francesco) inneggeranno al "Vivere normale".
Il vulcanico Simone Cristicchi con "Ti regalerò una rosa", Paolo Meneguzzi con "Musica," Daniele Silvestri con "La paranza", i Velvet con "Tutto da rifare" e gli Zero Assoluto con "Appena prima di partire". Poi anche Milva con "The show must go on", Mango con "Chissà se nevica", Nada con "Luna in piena", Antonella Ruggero con "Canzone fra le guerre", Tosca con "Il terzo fuochista" e gli Stadio con "Guardami". Chiudono la lista dei venti grandi due interpreti insoliti: la jazzista Amalia Gre' con "Amami per sempre" e il cantante lirico Piero Mazzocchetti con "Schiavo d'amore".
A febbraio sul palco dell'Ariston ci saranno anche i giovani a riempire le serate televisive, non meno importanti dei Big.
Ecco l'elenco dei 14 artisti, singoli o gruppi, in gara.
Elsa Lila canterà "Il senso della vita", Fabrizio Moro "Pensa", gli FSC interpreteranno "Non piangere", mentre i Grandi Animali Marini "Napoleone azzurro".
Jasmine si esibirà con "La vita subito", Marco Baroni con "L'immagine che ho di te", Mariangela con "Ninna nanna", Patrizio Bau' con "Peccati di gola", il già noto in radio Pier Cortese con "Non ho tempo", Romina Falconi con "Ama" e Sara Galimberti con "Amore ritrovato".
Chiudono la lista i finalisti di Sanremo Lab - Accademia della Canzone di Sanremo: i Khorakhanè con "La Ballata di Gino", i Piquadro con "Malinconiche sere" e Stefano Centomo con "Bivio".
Come ogni anno la mia curiosità è molto forte nel conoscere i partecipanti dell'edizione al Festival di Sanremo e come me penso anche tante altre persone, quindi ho voluto mettere anche vostra disposizione ciò.
I selezionatori Paolo Buonvino, Patrizia Ricci e Dario Salvatori e il direttore artistico Pippo Baudo non si stanno facendo mancare nulla.
In diretta durante "Domenica In", il direttore artistico ha rivelato i nomi dei partecipanti alla sezione principale della kermesse canora.
Prevede il ritorno dopo 39 anni di assenza dal palco dell' Ariston con "Meglio cosi", Jonny Dorelli, ma anche l'insolita presenza di un attore comico e registra teatrale come Paolo Rossi che canterà "In Italia si sta male". L'inossidabile Al Bano che interpreterà "Nel perdono ", Fabio Concato con "Oltre il giardino", Leda Battisti con "Senza me ti pentirai". Coppie familiari come Marcella e Gianni Bella "Forever - Per sempre" e Roby Facchinetti che insieme al figlio Francesco (ex dj Francesco) inneggeranno al "Vivere normale".
Il vulcanico Simone Cristicchi con "Ti regalerò una rosa", Paolo Meneguzzi con "Musica," Daniele Silvestri con "La paranza", i Velvet con "Tutto da rifare" e gli Zero Assoluto con "Appena prima di partire". Poi anche Milva con "The show must go on", Mango con "Chissà se nevica", Nada con "Luna in piena", Antonella Ruggero con "Canzone fra le guerre", Tosca con "Il terzo fuochista" e gli Stadio con "Guardami". Chiudono la lista dei venti grandi due interpreti insoliti: la jazzista Amalia Gre' con "Amami per sempre" e il cantante lirico Piero Mazzocchetti con "Schiavo d'amore".
A febbraio sul palco dell'Ariston ci saranno anche i giovani a riempire le serate televisive, non meno importanti dei Big.
Ecco l'elenco dei 14 artisti, singoli o gruppi, in gara.
Elsa Lila canterà "Il senso della vita", Fabrizio Moro "Pensa", gli FSC interpreteranno "Non piangere", mentre i Grandi Animali Marini "Napoleone azzurro".
Jasmine si esibirà con "La vita subito", Marco Baroni con "L'immagine che ho di te", Mariangela con "Ninna nanna", Patrizio Bau' con "Peccati di gola", il già noto in radio Pier Cortese con "Non ho tempo", Romina Falconi con "Ama" e Sara Galimberti con "Amore ritrovato".
Chiudono la lista i finalisti di Sanremo Lab - Accademia della Canzone di Sanremo: i Khorakhanè con "La Ballata di Gino", i Piquadro con "Malinconiche sere" e Stefano Centomo con "Bivio".
Come ogni anno la mia curiosità è molto forte nel conoscere i partecipanti dell'edizione al Festival di Sanremo e come me penso anche tante altre persone, quindi ho voluto mettere anche vostra disposizione ciò.
11 gennaio 2007
Strage di Erba
Dopo un interrogatorio durato per più di otto ore i due coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi hanno ammesso di avere ucciso loro Raffella Castagna, il figlio Youssef, la madre e un'altra condomina e a ferire gravemente il marito di quest'ultima. Per questa strage sono state utilizzati due coltelli e una spranga.
A mezzanotte l'avvocato difensore Pietro Troiano aveva parlato di parziali ammissioni, ma il giorno dopo entrambe i coniugi hanno ammesso le loro responsabilità.
Inizialmente hanno mantenuto le loro posizioni, per poi cominciare a cedere ed infine ammettendo le loro responsabilità. La prima a cedere frà i due è stata la moglie.
I quotidiani che hanno fatto una ribattuta nella notte riportano che le armi usate sarebbero state due coltelli e una spranga; che nell'auto di Olindo Romano sarebbe stata trovata una traccia di sangue dell'unico sopravvissuto alla strage, Mario Frigerio; che forse anche la moglie di Romano, Rosa Bazzi, ha avuto un ruolo attivo e che le armi sarebbero state fatte sparire prima di iniziare la costruzione di un alibi.
Inquirenti e investigatori erano convinti da subito che l'alibi da loro fornito non reggesse. E questo al di là dello scontrino del McDonald's sul lungolago di Como in cui i due hanno sostenuto di essere andati la sera dell'11 dicembre. Uno scontrino rilasciato alle 21:30, un'ora e mezzo dopo la strage, un'ora assolutamente compatibile con il massacro, anche se su questo punto gli investigatori sono sempre rimasti abbottonati.
Lui ha ucciso Raffaella, lei ha tagliato la gola a Youssef di due anni: "Quel bambino piangeva e io l'ho colpito". L'ha colpito al braccio e alle mani. C'è un ematoma e alcuni tagli sul corpo e sulle manine a dimostrarlo.
Per compiere i delitti hanno usato due armi da taglio ed una contundente, una spranga di ferro che poi hanno distrutto. Dei coltelli e della spranga ormai non c'è traccia, sono finiti in un inceneritore.
Subito dopo il massacro hanno appiccato l'incendio, anche questo programmato.
Intanto per le famiglie delle vittime è pronto il nullaosta per i funerali. Valeria Cherubini, la vicina di casa di Raffaella e Azouz Marzouk verrà sepolta a Montorfano, un piccolo paese tra Erba e Como, mentre i funerali di Paola Galli, la madre di Raffaella, si terranno a Erba, sabato mattina.
Le altre due vittime dell'eccidio di via Diaz, Raffaella Castagna e il piccolo Youssuf, saranno portate in Tunisia e laggiù sepolte con rito islamico, così come aveva fortemente voluto Azouz.
A mezzanotte l'avvocato difensore Pietro Troiano aveva parlato di parziali ammissioni, ma il giorno dopo entrambe i coniugi hanno ammesso le loro responsabilità.
Inizialmente hanno mantenuto le loro posizioni, per poi cominciare a cedere ed infine ammettendo le loro responsabilità. La prima a cedere frà i due è stata la moglie.
I quotidiani che hanno fatto una ribattuta nella notte riportano che le armi usate sarebbero state due coltelli e una spranga; che nell'auto di Olindo Romano sarebbe stata trovata una traccia di sangue dell'unico sopravvissuto alla strage, Mario Frigerio; che forse anche la moglie di Romano, Rosa Bazzi, ha avuto un ruolo attivo e che le armi sarebbero state fatte sparire prima di iniziare la costruzione di un alibi.
Inquirenti e investigatori erano convinti da subito che l'alibi da loro fornito non reggesse. E questo al di là dello scontrino del McDonald's sul lungolago di Como in cui i due hanno sostenuto di essere andati la sera dell'11 dicembre. Uno scontrino rilasciato alle 21:30, un'ora e mezzo dopo la strage, un'ora assolutamente compatibile con il massacro, anche se su questo punto gli investigatori sono sempre rimasti abbottonati.
Lui ha ucciso Raffaella, lei ha tagliato la gola a Youssef di due anni: "Quel bambino piangeva e io l'ho colpito". L'ha colpito al braccio e alle mani. C'è un ematoma e alcuni tagli sul corpo e sulle manine a dimostrarlo.
Per compiere i delitti hanno usato due armi da taglio ed una contundente, una spranga di ferro che poi hanno distrutto. Dei coltelli e della spranga ormai non c'è traccia, sono finiti in un inceneritore.
Subito dopo il massacro hanno appiccato l'incendio, anche questo programmato.
Intanto per le famiglie delle vittime è pronto il nullaosta per i funerali. Valeria Cherubini, la vicina di casa di Raffaella e Azouz Marzouk verrà sepolta a Montorfano, un piccolo paese tra Erba e Como, mentre i funerali di Paola Galli, la madre di Raffaella, si terranno a Erba, sabato mattina.
Le altre due vittime dell'eccidio di via Diaz, Raffaella Castagna e il piccolo Youssuf, saranno portate in Tunisia e laggiù sepolte con rito islamico, così come aveva fortemente voluto Azouz.
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